Página:Estudios de lírica contemporánea.djvu/82

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46 49- 47- 50- 51- 52- 53- 55- 57- 58- 56- 59- 61- 62- “Non so chi fu piú vivo] il sussurrio-sino all‘ebbro tivo/o ¡‘alienta che tenera si tacque”. “Non odi del platanojfoglia non odi a un tratto scricchiolare/ cha cade lun go il ■u me su l l ese l c i ”. “Abuferas ’ éaperto,a1bu i o.unporto/ched i sseros i curo”. “ Non vedr est i cheton i tu oyg l cse rta ”. “Gr i doebruc i a i l m i ocuoresenzapace”..."Nonvedrest i cheton i tuo i , de sert a”. “Non sfocerebbero ombre da verdure”. “Lasció i campi alle spíghe l’ira avversiJ E la cittá, poco piú tardiJ Anche le sue macerie perse. / Ardee errare cinerree solovedo/tra paludi e cespugli■erroizzatc urlanti presso i nidi/ Egli escrementi dei voraci ■gli/Anche se appaia solo una con- nacchia/Per fetori s’estende/ La fama che ti resta/ Ed altro segno piú di te non mostri/ Se non le paralitiche/ Forme della viltá/ Se ai tuoi sgrdevoli/gridi ti guardo". “Nude, le bracci di segreti saziej a nuoto hanno de} ute svolto il fondo”. “E s_e, tuttora fuoco d’avetura,/'tomati gli ¡mimi da ahgoscia a brama, /D ’ Itaca varco le fugenti mura”. “Trarrestri dal crespuscolo/unl ala interminabile”. “Poi mano che rovescia la clessidra”. “E, di sabbia, il nonnulla che trascone”. “Nulla e muto piú della strana Strada/deve foglia non nasce o/cade o sverna,/dove nessuna cosa pena o aggrada/dove la veglia mai, mai il sonno altema”. “Nella tenebra, muta/cammini in campi vuoti d‘ogni grano". “Quel nonnulla di sabbia che tascorre”. dove". “Solo ho nelfanima coperti schjianti/equatori selvosi, su paludi/brumi di vapon’ Coro I: “Dileguandosi l'ombra. in lontananza d’anni,/quando non laceravano gli affani. Fallera, odi, puerilc/petto ergersi bramato". “Piú non muggisce, non susurra il mare/el n1are”. 87